La suerte está echada.
Aspiremos este perfume enervador y destructor
Y vivamos un día más la vida de los elegidos

Il nostro dado è gettato.
Inaliamo questo distruttivo e snervante profumo
E viviamo la vita degli eletti ancora un altro giorno.

The lot is cast.
Let’s breathe in this enervating and destructive perfume
And for one more day live the life of the elected.

Restituire al mondo il suo prodotto, la sua produzione, il suo abandono, la sua obsolescenza, la sua stasi. Restituire al dominus il suo dominium. Al di là de la nostra visione, al di là del nostro discorso, al di là del nostro dominium, eppur si muove… / To restitute to the world its product, its produce, its abandonment, its obsolescence, its stasis. To restitute to the dominus its dominium. In spite of our sight and discourse, in spite of our dominium, yet it still moves…
LETTO e’ il trapianto di un letto improvvisato trovato in un magazzino abbandonato accanto al mio studio a Livorno, in uno spazio d’arte a Tellaro.
Questa appropriazione la penso piu’ come una restituzione al mondo capitalista della sua propria produzione: una obsolescenza generalizzata implicita nella progettazione di ogni suo oggetto, sia materia, sia vita umana. Intendo tutto quello trasformato dal capitalismo in merce. Intendo una trasformazione della materia che costituisce una prima separazione del uomo e dalla materia trovata in natura dalla natura stessa, per gettarla alla fine della sua impoverita vita, negli scarichi del nostro mondo (Mondo come prodotto umano, del capitalismo). Chi ha improvvisato quel letto? Una vita umana non utile al sistema. Anche lei obsoleta.
Mi piaceva questa citazione di Boetti di Mettere al mondo il mondo, nel senso di una restituzione al capital, al mondo del arte, della sua sporcizia prodotta.
Nel ciclo della vita non c’è obsolescenza, c’è una continua rigenerazione. Non esiste la morte in natura, soltanto rigenerazione. E’ il mondo degli oggetti dell’uomo, materia con nome proprio, dove se inserisce la nozione di morte, di fine, di stasi. Dove il drama del uomo e’ inazione. Il drama in natura e’ solo devenire… / BED is the transplant of an improvised bed found in an abandoned warehouse next to my studio in Livorno, Italy, into an art space in Tellaro.
I think of this appropriation as a restitution to the capitalist world of its own production: a generalized obsolescence implicit in the design of its every object, whether matter or human life. All that is transformed by capitalism into a commodity. The transformation of matter that constitutes a first separation of man and matter found in nature from nature itself, thrown at the end of its impoverished life into the sewage of our world (World as a human product, of capitalism). Who improvised that bed? A human life that was no longer useful to the system. Obsolete.
I liked this quote by Boetti from
Putting the World into the World, in the sense of a restitution to capitalism, to the world of art, of its manufactured filth.
In the cycle of life there is no obsolescence, but continuous regeneration. There is no death in nature, only regeneration. It is the world of man’s objects, matter with its own name, where he inserts the notion of death, of end, of stasis. Drama in man is inaction. Drama in nature is only becoming…


Juan Pablo Macías
LETTO
17.06.2017

English